Fattoria La Guardata

La storia

1920

La famiglia Teti è attiva nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento del bestiame da generazioni.
Tra i precursori dell’azienda agricola nonno Giuseppe, conosciuto come Peppe di Colandunder ,(Colandunder è il soprannome della famiglia che nei piccoli borghi abruzzesi, identificano ancor più del cognome le famiglie) che all’inizio del secolo scorso allevava buoi, pecore e maiali a Torricella Peligna: le stalle, al tempo, erano collocate soprattutto nel paese.
Nei piccoli fazzoletti di terra, tra le colture predilette, sono annoverate quelle più congeniali a questi luoghi, anche in base all’altitudine e all’esposizione: il grano, il foraggio, le patate l’olivo e la vite.

1964

Vincenzo, il figlio di Peppe, insieme a sua moglie Domenica, aprono la macelleria, dove vendono le carni del loro allevamento e dei contadini della zona.

L’attività agricola resta ancora tradizionale: Vincenzo lavora la terra soprattutto con i buoi, mentre il suo mezzo di locomozione è rigorosamente il cavallo.

1980

I fratelli Giuseppe e Tiziano figli di Vincenzo e Domenica, all’epoca giovanissimi, comprano il primo trattore, di anno in anno il parco macchine viene ampliato sempre di più, prendono in affitto tante piccole particelle di terreno lasciate incolte dalle famiglie emigrate, che vengono ripulite e messe a regime con colture come il grano e il foraggio.

1994

Negli anni ’90, avviene la trasformazione dell’azienda. I prezzi dei prodotti agricoli, risentono sempre di più l’influenza della globalizzazione, così i fratelli Teti decidono di crearsi un proprio mercato locale e puntano sulla trasformazione e vendita diretta dei prodotti. Potenziano l’allevamento e trasformano la macelleria di famiglia in punto vendita aziendale, che diventa anche laboratorio di lavorazione dei salumi tradizionali e bottega di tipicità: l’attività è guidata da Concetta e Isabella, le rispettive mogli di Tiziano e Giuseppe. Sempre in quel periodo e sulla scorta della passione di famiglia per i cavalli, viene avviato il maneggio, oggi gestito dal nipote Eligio.

2024

Oggi i terreni aziendali ammontano a circa 2000 particelle catastali, 200 ettari complessivi, coltivati a foraggi e cereali utilizzati principalmente per alimentare gli animali allevati in azienda.
E così gli anni passano, l’azienda cresce, i figli crescono e si uniscono all’impresa famigliare, infatti è attiva in azienda la quarta generazione: Fausto, Paolo, Mirko e Giorgia, ognuno con un ruolo diverso ma con un’unica passione comune.